16 Giugno - 15 Ottobre 2022
Il 15 giugno 2022 presso l’Aula Ottagona (detta Planetario) delle Terme di Diocleziano all’interno del Museo Nazionale Romano è stato inaugurato il Museo dell’Arte Salvata.
La definizione “Arte Salvata” racchiude al suo interno tutte le opere e i reperti che negli ultimi anni sono stati tratti in salvo da traffici illeciti, calamità naturali e trafugamenti. Il fine del museo è presentare al pubblico queste opere prima del loro ritorno nei luoghi di origine.
Si tratta di un museo dinamico, costituito da teche e pannelli modulabili, in modo da consentire di volta in volta un’esposizione e una sistemazione diversa. Alla base di questo tipo di presentazione c’è l’idea che il museo è sempre pronto ad accogliere nuovi reperti in sostituzione di quelli già esposti, che riceveranno un’adeguata sistemazione nei musei di tutt’Italia. A corredo delle opere e dei reperti salvati ci sono le storie delle opere ed il loro recupero da parte del Comando dei Carabinieri TPC (Tutela Patrimonio Culturale), dei Caschi Blu della cultura o dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR).
In occasione dell’inaugurazione sono stati scelti dei reperti archeologici provenienti dall’Etruria e dal Lazio risalenti al VII secolo a.C. e fatti rientrare recentemente dagli Stati Uniti (fine 2021- metà 2022).
Al termine dell’esposizione (15 ottobre 2022), grazie al coordinamento con la Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e al direttore generale dei musei dello Stato Massimo Osanna, le opere saranno collocate tra il Museo Nazionale Romano, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Nazionale Archeologico Cerite all’interno del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia.
L’Aula Ottagona fa parte del complesso centrale delle Terme di Diocleziano ed è l’ultima delle quattro sale che sorgevano di fianco al caldarium. Probabilmente era impiegata come frigidarium secondario, come fa ipotizzare la vasca esagonale che vi era collocata fino al XVI secolo. L’Aula, di forma quadrata all’esterno e ottagonale all’interno, è coperta da una cupola “a ombrello”, con costolature in origine decorate da stucchi
La decorazione in stucco del soffitto e quella marmorea delle pareti sono purtroppo andate perdute. Nel 1928 l’Aula fu trasformata in Planetario tramite l’uso di un proiettore che riproduceva la volta celeste sulla cupola. Nel 1987 il Planetario è stato rimosso e ne resta solo l’intelaiatura a reticolo geometrico su colonnine metalliche e capitelli in ghisa.
ORARI DI APERTURA:
Aperto dal martedì alla domenica 11.00-18.00. Ultimo ingresso è previsto: 17.00.
Chiuso il lunedì.
I biglietti non sono più disponibili.
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